2017-06-24 VENETO TRAIL EDIZIONE 2017

Ormai c’è un gruppetto di “affezionati” alle prove “gigantesche”, e anche quest’anno non hanno saputo rinunciare alla dura prova del 3° Veneto Trail, invenzione e creatura di Roberto Polato. Il percorso della terza edizione ricalcava in maniera quasi identica il percorso della prima edizione del 2015, con un leggero accorciamento nella ultima parte prima di affrontare la lunga salita al Rifugio Marièch. Fatto questo preambolo, quest’anno erano in 4, Antonio, Luigi, Marina, Tiberio, che alle ore 8:00 di sabato mattina sono partiti per affrontare i circa 500 km x 8.000 mt del percorso. Solo loro vi potranno raccontare il caldo della partenza, il temporale ad Agordo, la pioggia incessante trovata al Passo Giau, il freddo fino a 5° il Vallon di Lavaredo trasformato in un cratere di ghiaia, e poi di nuovo il sole verso il Mariech. Si sono divisi in due coppie, Marina ed Antonio e poi a seguire Luigi e Tiberio.
Tutti quanti concluderanno in bellezza verso il tardo pomeriggio di lunedì con una immensa soddisfazione di aver fatto qualcosa di “Leggendario”.

 

2017-06-23/24/25 – 3 GIORNI IN BICI DA CORSA SULLE DOLOMITI

Dalle numerosissime foto scattate mi è parso di capire che erano in 8 o forse 9 i nostri stradisti che quest’anno si sono organizzati per il più atteso avvenimento della stagione, ovvero la 3 giorni sulle Dolomiti. Il primo giorno a pedalare sullo splendido scenario del giro dei 4 passi attorno al Gruppo del Sella è stato solo, si fa per dire, il primo assaggio di una mega-galoppata nei più famosi e importanti passi dolomitici. La loro avventura, seppur con qualche elemento in meno (sempre intuendo dalle foto) è proseguita il giorno successivo con un “giretto” da …. Passo Giau, Passo Cimabanche, Rifugio Auronzo alla Tre Cime di Lavaredo, Passo Tre Croci, Passo Falzarego…
Più di 160 le foto da loro scattate (inclusi i doppioni) e raccolte in un bellissimo album che potete sfogliare clicckando sopra le foto qui sotto. Bravi i nostri stradisti che si sono egregiamente distreggiati nei più “leggendari” Passi Dolomitici che hanno fatto la storia del ciclismo.
A proposito, sempre interpretando nelle foto, erano con loro in questa 3 giorni anche alcune ragazze o compagne dei nostri ragazzi.

 

 

2017-06-24 CAMPIONATO ITALIANO XC ELIMINATOR

Per chi non la conoscesse, l’XCE è una formula di gara sprint in cui si svolgono delle gare a 4 concorrenti alla volta che si sfidano tutti assieme in un circuito corto e nervoso, nelle quali prevalgono doti di scatto, potenza e ripartenze da fermo. Da ogni batteria passano il turno i primi due concorrenti fino a giungere alla finale per i primi 4 posti. L’occasione del campionato italiano organizzato nella vicina Cison di Val Marino con location Castelbrando ha fatto venir voglia al nostro Agostino, che ormai “le fa tutte” come il famoso comico dei quiz, e all’amico Andrea Capponi che si sono cimentati in questo tipo di inusuale manifestazione. Una bella esperienza per entrambi.

 

 

2017-06-25 LESSINIA LEGEND PER DEI LEGGENDARI

A detta di chi l’ha fatta l’anno scorso la Lessinia Legend è una marathon tra le più toste. Quest’anno si è messo anche il meteo a rendere le cose “leggendarie”. Agostino c’era e vi racconta il suo vissuto nella gara del percorso Classic. Provate a pensare chi ha portato a termine il percorso Extreme come Mirco e Lucio Carretta e Sergio Pelizzer.

“LESSINIA LEGEND – Superbike Pozzetto c’è e la squadra è tutta unita nei momenti da “paura” della gara!!!
Le previsioni non erano delle migliori, anzi il rischio grandine come pesche e una pioggia di fulmini e saette era nell’aria anche se tutto sommato sembrava che la perturbazione stesse passando più a nord del tracciato ed invece, alle 8:00 si scatta dalla linea della partenza, Carretta Mirco e Lucio insieme a Sergio Pelizzer pronti nonostante il meteo ad affrontare il percorso Extreme al limite tra la pazzia e l’eroismo i nostri atleti, Maurizio Borò, Andrea Gastaldello iscritti inizialmente all’extreme nei giorni scorsi optano per il marathon, mentre Scremin Alessandro che fino al sabato doveva fare l’extreme, Agostino Bresolin, Sartori Giorgio e Stefano Scremin (in sostituzione di Valente) che dovevano fare il marathon optano per una decisione al bivio fra marathon e classic. Dopo qualche chilometro dalla partenza e nei primi chilometri di salita sterrata il gruppo inizia ad immergersi nella “nebbia” (nuvole basse) i tuoni iniziano a scandire le pedalate ed inizia un vento che continuava ad aumentare progressivamente fino a quando si è scatenato l’inferno, raffiche di vento frontali che impedivano a molti di stare in sella alla bici e pensate che in certi momenti mancava il respiro dalla forza del vento, da là a pochissimo iniziano delle vere e proprie cascate d’acqua che neanche il tempo di fermarsi e mettersi la mantellina si era più che fradigi, inizia anche una grandinata che per fortuna mista ad acqua non ha fatto molto male, ma ora la salita sembrava infinita, vento contro acqua che arrivava da ogni direzione e sopratutto lampi e tuoni che continuavano a cadere attorno a noi, vicinissimi senza nessuna possibilità di proteggersi da nessuna parte; quando il sentiero appena inizia a coprirsi di vegetazione in diversi della squadra si aspettano per assicurarsi che tutti stiano bene, poi piano piano e in maniera frazionata si riparte e si ripesa un pò più alal gara anche se il timore dei fulmini resta, moltissimi ritiri durante questa fase concitata anche tra gli Elite perchè a detta di molti era troppo pericoloso continuare.
La gara prosegue si inizia a salire al Monte Tomba (il nome non incoraggiava la situazione…ahah) si inizia a salire di quota, l’altimetro dai 1100m della partenza tocca quote intorno ai 1750m e questo è un’altro momento critico in quanto tutti partiti con completi estivi e mantelline leggere, nessuno si aspettava di arrivare a 5° C di temperatura, i piedi e le mani erano bagnate e quindi in pochissimo ci si ghiaccia fino a che non si perde quota e si scende dietro la montagna riparati un pò più dal vento che insisteva. Il bivio per il percorso marathon non si trova più, la situazione non è chiara, regna un pò di confusione, addirittura si passa ad un ristoro e c’era solo una catasta di bibite ancora dentro le confezioni di nylon, con gli addetti rifugiati dentro all’auto che non avevano la minima idea di bagnarsi per i bikers che stavano compiendo una piccola impresa. Ad un certo punto qualcuno dice che il percorso Extreme ed il Marathon sono accorciati di 20-25 km ma il bivio per il Marathon nessuno l’ha trovato, alla fine l’extreme è risultato circa 100-105km x 4000m ed il Marathon è stato unificato al Classic per frane e smottamenti che impedivano il raggiungimento dei luoghi da eventuali soccorsi e ne è risultato 41km x 1500 circa..
Tutti arrivati sani e salvi, qualcuno con problemi tecnici ma l’importante è stato concludere con il sorriso questa “strana” avventura.
Mentre i Carretta e Pelizzer stavano ormai concludendo l’ultima parte del percorso extreme e Maurizio Borò con Andrea Gastaldello decidono di aspettare ancor il loro arrivo, Giorgio Sartori, i fratelli Scremin, Bresolin e altri amici decidono di partire verso casa e fermarsi per un prosecco in compagnia e fare quattro risate insieme!!
Giornata più in allegria che agonistica ma è giusto così quando si pedala per passione e sopratutto per divertirsi con un gran gruppo non solo di compagni di squadra ma veri e propri amici!

Agostino ci rimanda anche al link ufficiale della gara per leggere il loro Leggendario resoconto.

https://www.lessinialegend.it/single-post/2017/06/26/618-Leggende